Innovazione individuata e trasferibile in azienda
La ricerca applicata prende in esame alcune delle referenze orticole più rappresentative dell’areale campano, tra cui in particolare: cipolle, carciofi, indivie, zucchine, carote, fagioli e cavoli. Gli ortaggi diventano confetture, succhi, conserve, essiccati, attraverso sistemi idonei a preservarne sia il controllato valore nutrizionale e nutraceutico (antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali) sia a prolungare la shelf life.
Le Confetture saranno ottenute con dolcificanti naturali ed ipocalorici come la stevia, a cui è stata eliminato il retrogusto metallico. Per il prolungamento della shelf life delle cipolle saranno ottimizzati il confezionamento e i parametri di conservazione. I succhi detox di verdure a basso contenuto calorico saranno ottenuti da miscele di orticoli per migliorarne il gusto. Il succo di carciofo, ad esempio, ha un grande valore nutraceutico ma un gusto non molto apprezzato dai consumatori per la nota amara della cinarina. L’ aggiunta di succo di carote e di zucchine, con la loro naturale dolcezza, andrà a migliorarne il sapore. È prevista la preparazione di conserve in acqua a base di fagioli e di cavolo, che andrà ad incrementare il consumo di questi orticoli, presentando un prodotto pronto all’uso e con buone caratteristiche nutrizionali e sensoriali.
Nel campo, nel magazzino di confezionamento e via via lungo la catena di distribuzione è prevista l’introduzione della tecnologia “Internet of Things” per il tracciamento e lo storytelling dei prodotti, che attraverso l’utilizzo di sensori configurati ad hoc, consentirà di monitorare lo stato del prodotto e rappresentarne il contesto paesaggistico.
Allo scopo verrà creata una App in grado di declinare il monitoraggio dei vari parametri coinvolti. L’intero insieme di dati raccolti verrà conservato e associato al prodotto agricolo in modo che possa essere “navigato” dal cliente. Le tecnologie tipo QR code, siti web e app, saranno in grado di mostrare le informazioni connesse al singolo prodotto e il suo impatto sull’ambiente ed il territorio di riferimento.
Il Progetto prevede, inoltre, la predisposizione di disciplinari di produzione, certificazioni di prodotto e di processo con un approccio assiologico e sistemico.
Redigere disciplinari in grado di tracciare una qualità globale non solo di prodotto ma anche di contesto produttivo, ambientale e sociale, soddisfa appieno il fabbisogni di creare valore, di elevare la competitività, di ammodernare le dotazioni produttive, di ampliare i canali di vendita, più in generale di promuovere la filiera agricola.
Il Progetto SaSabì mira a rendere “interessante” il prodotto ortofrutticolo fresco ed a preservarne la qualità lungo tutto il percorso della filiera.